Torino, lungo Po Alessandro Antonelli 189

Immagine tratta da www.bing.com

Torino è caratterizzata dalla forte presenza del verde pubblico. All'interno della sua organizzazione urbanistica è possibile notare il perfetto equilibrio tra il costruito ed i parchi: non esiste un confine netto ma piuttosto si può parlare di una "sfumatura" delle parti. L'edificio di lungo Po Antonelli si trova propio in questa linea di transizione. Affacciato sul Po, la sua forma curva è definita dal'incrocio del fiume con corso Belgio che

ne determina un semicerchio sul quale si adagia la facciata principale della residenza. Si tratta di un edificio che si colloca nella fascia temporale tra i '60 e i '70; all'epoca si trattava di una struttura di pregio vista la sua collocazione nel verde. L'impatto con la facciata è stato piacevole; Il gioco ottico dovuto all'incrocio delle linee verticali dei vani scala e dalle fasce marcapiano orizzontali è piacevole.

Caratteristica importante della costruzione è il sistema lamelle in lamiera (che fungono da "frangisole") posizionate in orizzontale che coprono i vani scala e sono posizionate nei balconi sia nel fronte che nel retro, creando delle zone di ombra e "privacy" negli ampi terrazzi . Il retro è meno ricco della facciata principale ma non per questo, meno interessante: la convessità è esaltata da fasce di finestre e balconi se parate tra loro.

 Tutta la struttura è ricoperta da tante "piastrelline" quadrate di colore grigio. In un momento di manutenzione, negli anni passati, si è deciso di sostituire l'elegantissimo bianco delle fasce marcapiano con uno "sgradevolissimo" rosa pastello. L'edificio con un giusto restyling potrebbe essere portato a livelli di architettura molto elevati ma questo non è sicuramente nell'interesse degli abitanti che preferiscono dare il loro tocco personale ad ogni terrazza come illuminazione a "stelline", tende tutte diverse, bandiere piante in posizione casuale tavolini e giochi per bambini; Tutto questo si può definire molto "true" ma non "good". F